Lavori in quota Roma e risparmio ristrutturazioni edilizie
Quando si tratta di lavori edilizi di ristrutturazione tettoie, manutenzione o impermeabilizzazione spesso diventa cruciale nella scelta della ditta alla quale viene affidato il lavoro il prezzo preventivato.
Scegliere il miglior prezzo però non sempre equivale ad avere un lavoro di elevata qualità.
Per riuscire ad ottenere entrambi i vantaggi è necessario avere chiaro il tipo di lavoro da fare e il modo in cui lo si svolge.
In questo contesto Edilbio, nella continua ricerca del miglior rapporto qualità prezzo, può offrire un ulteriore vantaggio ai propri clienti derivante dall’abilitazione allo svolgimento di lavori in quota.
Cosa sono i lavori in quota
I lavori in quota infatti vengono preferiti sempre più spesso per la possibilità di abbattere i costi fissi che inevitabilmente peserebbero su un normale preventivo.
Ad esempio l’occupazione di suolo pubblico con ponteggi fissi ed il tempo necessario per il montaggio e lo smontaggio degli stessi.
O ancora potrebbe ritenersi necessario oltre che conveniente economicamente il ricorso ai lavori in quota nel caso in cui vi siano evidenti difficoltà logistiche, come poco spazio per la collocazione di un ponteggio.
Senza l’obbligo di dover utilizzare ponteggi ma con l’ausilio di dispositivi di sicurezza sofisticati che mettono la sicurezza del lavoratore al primo posto si possono eseguire una grande varietà di interventi edili e risparmiare così sugli interventi di ristrutturazione edilizie.
Ovviamente gli operai che eseguono lavori in quota hanno dovuto conseguire uno specifico attestato a seguito di un corso di formazione di lavori in quota.
I lavori in quota per la legge
Decreto Legislativo n. 81/2008 ci offre una chiara definizione di “lavori in quota”, stabilendo che tali si intendono “attività lavorative che espongano il lavoratore al rischio di caduta da una posizione posta ad un’altezza superiore a 2 metri rispetto ad un piano stabile”.
In tale contesto il legislatore ritiene prioritarie misure di protezione collettiva e qualora tali misure non siano state adottate è necessario prevedere l’uso di sistemi di arresto caduta, descritti dall’art. 115 dello stesso testo.
Si definiscono SISTEMI DI ARRESTO CADUTA i dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall’alto costituiti dall’assemblaggio di una imbracatura (mezzo di presa per il corpo) e un sottosistema di collegamento fornito di dissipatore di energia, raccordabile a un punto di ancoraggio, avente funzione di arresto caduta.
Il sistema di arresto è sempre composto da tre elementi base: PUNTO DI ANCORAGGIO + SOTTOSISTEMA DI COLLEGAMENTO + IMBRACATURA DI SICUREZZA.
Nel caso in esame il sottosistema di collegamento risulta costituito dal cordino di posizionamento dotato di connettori e assorbitori di energia.
Ha la funzione di assicurare la persona a un punto di ancoraggio in modo da prevenirne completamente o arrestarne in condizioni di sicurezza, le cadute dall’alto.
Deve essere formato da elementi compatibili fra loro, collegati a formare il sistema più idoneo alle diverse condizioni oggettive. Non esiste un sistema anticaduta universale, utilizzabile indistintamente in tutte le situazioni.
Il sottosistema di collegamento in un sistema anticaduta deve sempre garantire una tensione massima sull’imbracatura al momento dell’arresto caduta di 600 dN massima.
Questo tipo di sistema, nel suo insieme, costituisce una protezione nei confronti delle cadute dall’alto altamente affidabile. La sua funzione primaria è quella di assicurare una persona ad un punto di ancoraggio stabile al fine di evitarne l’impatto al suolo in caso di scivolamento oltre il bordo della copertura.
Le sue caratteristiche scaturiscono dalla qualità e dalla tipologia dei singoli elementi che lo compongono.
Il cordino, nell’ambito del sistema, rappresenta l’elemento intermedio; può essere realizzato in corda di fibra sintetica, da fune metallica, cinghia o catena, ha il compito di limitare la caduta libera dell’operatore e deve essere scelto in funzione del luogo e delle caratteristiche del lavoro da effettuare.Il cordino è raccordato ai punti di ancoraggio fissi o scorrevoli su guide, mediante idonei connettori.
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